Wednesday, May 4, 2011

Politica estera "Made in Lega Nord"

Alcune dichiarazioni, purtroppo non spontanee, di un sindaco, Mr Tosi, esperto di politica estera della Lega Nord:
“[…] il problema è che era sbagliato bombardare la Libia perché c’è una guerra tra tribù, non era un leader… la Siria, la Siria c’è un governo che sta sparando sulla gente. Manifestano, gli spara, vanno ad un funerale, gli spara. Sulla Siria non interviene nessuno. Si sta discutendo che forse gli si fa le sanzioni… pian piano vedremo. Siccome—perché sulla Siria non c’è il problema del petrolio perché non ne ha neanche abbastanza per se stessa—siccome la Libia il petrolio ce l’ha e ci sono anche interessi economici importanti, e allora la Francia, forzando la mano nell’Unione Europea e poi in sede ONU—la Francia ha forzato la mano—ha bombardato. Noi siamo stati inerti e l’errore nostro è stare inerti su quello che era comunque una questione, sia da un punto di vista economico, sia da un punto di vista umanitario problematica per l’Italia. Perché comunque, da un punto di vista umanitario è chiaro che bombardando succede quello che sta succedendo.”
Una logica schiacciante, direi. Per qualche strana ragione, il conduttore non è soddisfatto della esposizione e incalza “…inerti come iniziativa politica?” Ed ecco l’esperto Mr Tosi che specifica:
“Inerti come iniziativa perché comunque la Francia non ha bombardato la Libia e Gheddafi per tutelare i civili, la Francia sta bombardando e ha cominciato a bombardare per prima perché voleva sostituirsi all’Italia negli interessi economici, perché lei non era il primo partner. Noi avremo un danno di miliardi per quanto riguarda le nostre aziende che lavoravano e non so se lavoreranno più in Libia perché adesso ci siamo fatti odiare da una parte della popolazione libica mentre invece la Francia, che non era influente, ha cercato di sostituirsi. La Francia in Africa, in particolare nel corno d’Africa e in altre zone, ha sempre fatto quel cavolo che voleva. La Costa d’Avorio ultimamente, ma è anni che lo fa, siccome aveva un interesse da tutelare, ha mandato i corpi speciali a fare quello che cavolo vogliono. Quindi… noi dovevamo difendere, sia da un punto di vista, ripeto, del problema umanitario e anche quindi dell’arrivo di clandestini o di profughi, perché adesso arrivano i profughi dalla guerra, sia da un punto di vista economico, perché abbiamo degli interessi nazionali importanti e abbiam lasciato che qualcun’altro ci sopravanzasse e facesse quello che voleva, cioè la Francia.”
A parte la trascrizione del parlato che è di per se problematica, Mr Tosi non facilita la comprensione attraverso l’uso di un linguaggio aulico e altamente sofisticato. Si tratta chiaramente del risultato di numerosi anni di studio presso una scuola di politica estera messa a punto dalla Lega Nord che non consente ai cittadini di comprendere a fondo la complessità e la profondità di espressioni quali “[l]a Francia […] ha sempre fatto quel cavolo che voleva.” E ancora, come a ribadire l’importanza dell’espressione, “la Francia […] ha mandato i corpi speciali a fare quello che cavolo vogliono.” Pare che la Francia, a detta dell’esperto Mr Tosi, abbia messo gli italiani nelle condizioni di dover “difendere […] degli interessi nazionali importanti.” Chiaro? Forse no. E allora, diamo all’esperto Mr Tosi occasione di specificare ulteriormente cosa intende:
“Allora, dobbiamo guardare da dove siam partiti [noi della Lega] e dove siamo arrivati. Siamo partiti da una situazione dove l’Italia si era fatta scavalcare dalla Francia, perché questo è oggettivo. […] La Francia, che ha il suo cortile che è il corno d’Africa e qualche altra realtà, è andata nel nostro cortile, che è la Libia. E l’errore di politica internazionale che abbiamo fatto noi è lasciare che qualcun altro venisse a razzolare nel nostro cortile.” 
Capito adesso? La scuola di formazione sui temi della politica estera della Lega sfodera una serie di termini brillanti e originali per descrivere le dinamiche internazionali. Avevate mai sospettato che la Libia fosse il vostro ‘cortile’? Ma che meraviglia, che sottigliezza, che ricchezza di termini e significati! La Francia ha invaso gli interessi dell’Italia andando a bombardare nel nostro cortile. Direi, di conseguenza, e cercando di interpretare la logica dell’esperto—so che non sono qualificato e mi scuso se mi permetto di andate avanti—, l’Italia dovrebbe (a) bombardare il cortile della Francia per via della famosa legge cardine della politica leghista, quella del taglione, oppure, con mossa spavalda e agendo di sorpresa, (b) bombare direttamente la Francia. Chissà che non imparino una volta per tutte con chi hanno a che fare! 
Ecco, invece la Lega Nord vota una mozione per cercare di impedire che l’Italia si unisca alla missione in Libia. E per quale ragione, penserete? A seguito della finissima analisi e accurata ricostruzione dei fatti da parte dell’esperto Mr Tosi, penso che l’unica occupazione della lega sia quella che loro chiamano “emergenza umanitaria”, vale a dire l’immigrazione.
Non penso ci sia bisogno di ulteriori commenti, a parte il fatto che il centro di formazione di politica estera della Lega—ammesso che esista—pare più squola che scuola.

Two Ideas for the Democratic Party

Riporto qua sotto un brevissimo commento che ho mandato al Democratic Party (United States), stimolato da una loro email. Ci si prepara alle presidenziali dell'anno prossimo e il partito chiede ai comitati di base e ai volontari di condividere le proprie idee/opinioni con i vertici.
Avendo partecipato alla campagna che ha portato alla elezione di Mr Obama, ricevo news e messaggi. Non so bene cosa faranno di quanto scrivo qua sotto ma spero possa essere uno spunto per il dibattito.

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There are too many ideas I would like to share. I do not want to waste your time and focus on just two. What follows is just a very short summary of my thoughts. Please contact me if you believe, as I do, these to be priorities.

1. It is time to resurrect the NAFTA. The agreement is not working. One of the things that we have learned from the economic crisis is that the U.S. cannot get out of it all by itself. One of the alternatives that are available today is that of obtaining control over international relations that affect economy, trade, and financial markets. Extensive freedom of movement for goods, services, people, and capitals with Canada and especially Mexico could help the economy find the increase in productivity and efficiency that is needed. This could not be done in one or two years. A detailed and well defined timeline is needed, to help partners (Mexico in particular) get ready for a greater and more powerful unified North American market. In doing so, a sort of "Marshall Plan" for Mexico (and for depressed areas in North America) is needed. An economically developed Mexico could help the U.S. in many ways. For example, it could (a) dramatically reduce immigration flows, (b) provide a safer and larger economic market for our companies, (c) help re-establish economic leadership, and (d) reduce illegal drugs trade from the South.  Maybe, it is also time to change the name NAFTA into something more appealing and appropriate to these new goals; what about the North American Union? The U.S. needs to think of its future role in the world and start building it while it still has some power and influence left.

2. Due to recent attacks to basic human rights from Republicans all over the country, I believe that a top priority for the Democratic Party is to push for more compelling legislation on unions. The U.S. should ratify international conventions on laborers' rights, including the one from the International Labor Office (ILO) that proclaims the four fundamental rights of workers. The U.S. signed the convention but never ratified it. This allowed State legislators to trash union rights, even in those states where progressive legislation has a very long and well-established tradition (e.g., Wisconsin). Ratification of international conventions make it impossible to Republican State governors to throw workers rights away. This has become a top priority because it is, at its very end, an attempt to create a newly poor and voiceless class, despite the growing power of corporations and their advocates. It is time to stop Republicans to increase the divide between the poors and riches in America. The first step is to restore basic and fundamental human rights.

Thank you for reading.