Il punto discusso nel post precedente sulle "toghe rosse" necessita di essere esteso ulteriormente. Esiste un secondo argomento usato dai più per giustificare il fatto che Mr B non partecipi ai processi: E' quello di estendere una sorta di immunità alle più alte cariche dello Stato. Il motivo addotto è quello secondo cui i politici con incarichi particolarmente importanti (e.g., Presidente del Consiglio, Ministri della Repubblica, etc.) possano svolgere il proprio lavoro indisturbati. Anche in questo caso, l’assunto principale è quello che ci debba essere una “protezione” da parte di processi ingiusti e/o processi “politici” intentati da magistrati con colore politico diverso da coloro i quali ricoprono le cariche suddette.
Cerco di articolare un pensiero solo a questo riguardo. Il presente post è una continuazione di quanto scritto in quello precedente.
Immunità. Quale è il motivo per cui una qualunque immunità (parziale o totale) non ha alcun senso in uno Stato democratico? Per quale ragione una delle alte cariche dello Stato dovrebbe essere esonerato dal recarsi in un’aula di tribunale? Per quale motivo un Ministro della Repubblica, per esempio, dovrebbe essere considerato super partes e non alla stregua di un normale cittadino, qualora siano riscontrati reati compiuti al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni? La risposta a queste domande pare piuttosto semplice, se si segue la seguente argomentazione.
Le costituzioni degli Stati democratici prevedono di solito dei contrappesi e bilanciamenti perché… il popolo può sbagliare! Ebbene sì, il voto popolare non implica che chiunque salga al potere sia adatto a governare. Non sempre il popolo è in grado di fare delle scelte consapevoli o accorte. Ci sono dei casi in cui le persone elette si dimostrano indegne del proprio incarico e, per questa ragione, vengono invitate a dimettersi. Nel dibattito per la ratifica della Costituzione americana, per esempio, si metteva in evidenza come la carta avrebbe dovuto funzionare a prescindere dalla persona che sarebbe andata a coprire l’incarico più alto, quello di Presidente dell’Unione. La carta è stata studiata in modo da garantire che la democrazia funzioni in difesa dei cittadini nel caso in cui il Presidente si riveli inadeguato, inadatto, corrotto, o altro (per approfondimenti, si veda Secchi & Bardone, 2009. Uniti e diversi). Talvolta non si tratta nemmeno di norme scritte nella carta costituzionale ma di regole di comportamento e di decenza non scritte ma più stringenti di quelle scritte.
Questa semplice ragione—cioè che il popolo può sbagliare—vale a svuotare di significato quanto affermato spesso da Mr B e dai suoi mercenari. Il fatto che ci siano dei cittadini che ancora sostengano il governo non significa che qualunque comportamento sia lecito per un Presidente del Consiglio, un Ministro o un sottosegretario. E non significa nemmeno che coloro i quali ricoprono le più alte cariche dello Stato possano commettere qualunque tipo di nefandezza rimanendo “intoccabili.” Di cosa parliamo? A me pare che avere una categoria di “intoccabili” equivalga a introdurre una pseudo-dittatura. Quando ci sono degli intoccabili, il rischio di comportamenti illeciti aumenta anziché diminuire. Per quale ragione ci si dovrebbe porre dei limiti quando non si è sottoposti alla legge? Al contrario, proprio coloro che hanno grandi responsabilità necessitano di significativi limiti e controlli sul loro operato. Su questa linea si potrebbe aggiungere che tutti gli incarichi pubblici, proprio per la loro natura di “servizio” alla cittadinanza e per l’utilizzo di risorse pubbliche, debbano essere sottoposti più dei normali cittadini a uno scrutinio attento sul proprio operato.
Insomma, comunque la si ponga, la questione è chiara: l’immunità porterebbe l’Italia a fare un ulteriore passo verso un autoritarismo che sembrava essere stato abbandonato tempo fa.
Come spero di aver mostrato, l’argomento sulle toghe rosse (post precedente) e questo sull’immunità lasciano intendere che le ragioni per le quali Mr B cerca di evitare i processi costituiscono delle gravi violazioni dei più elementari principi democratici e della convivenza civile.
Spero solo che quei cittadini che non hanno mai voluto vedere inizino a togliere quel prosciutto che hanno sugli occhi… è ammuffito ormai!!